Il tennista romano, impegnato nell’ATP 250 di Marrakech, ha fatto una confessione strappalacrime: Berrettini a cuore aperto
Forse l’incubo è davvero finito. Forse la spirale, diventata ad un certo punto anche di natura psicologica, dei tanti infortuni che non gli hanno consentito di giocare con continuità nella prima metà del 2023 e che poi lo ha costretto a restare lontano dai campi per oltre 6 mesi, ha esaurito il suo vortice.
L’annus horribilis, una stagione in cui ha anche deciso di separarsi, dopo 12 anni di proficua collaborazione, dal suo storico coach Vincenzo Santopadre, è ormai alle spalle. Matteo Berrettini è tornato e, scongiuri a parte, sembra davvero intenzionato a non abbandonare più la scena.
Dopo aver disputato un ottimo Challenger a Phoenix, dove ha raggiunto anche la finale salvo esser battuto da Borges, il finalista di Wimbledon 2021 ha provato il colpo grosso a Miami. Al termine della solita battaglia epica contro Andy Murray, ‘The Hammer’ – che ha dovuto fare i conti con un calo di pressione determinato dalle quasi proibitive condizioni di gioco in Florida – ha ceduto l’onore delle armi allo scozzese, ma le risposte che cercava sono arrivate.
Berrettini c’è, e non cambia di una virgola i programmi del suo rientro nel tennis che conta. Iscritto al torneo ATP 250 di Marrakech – in cui è entrato nel main draw grazie al ranking protetto – il romano ha iniziato col piede giusto battendo il kazako-russo Shevchenko con una grande prova d’autorità.
Berrettini non dimentica Sinner: amico e fonte d’ispirazione
Subito dopo il match d’esordio, che ha segnato il ritorno alla vittoria, dopo 7 mesi, in un incontro del circuito maggiore dell’ATP, Matteo ha preso la parola in conferenza stampa. Momenti emozionanti considerando il contenuto delle sue non banali parole rilasciate dopo le fatiche in campo.
“Sette mesi senza giocare sono tanti… il tennis mi è mancato ed è per questo che ho così tanta energia” ha detto il tennista, precipitato al numero 135 del ranking al culmine del periodo nero. “Sono contento di essere tornato. Mi diverto tanto a giocare: quello di oggi è stato un match molto positivo per me“, ha proseguito.
Infine, la rivelazione. Dalla quale traspare da chi Matteo stia prendendo ispirazione per tornare quel fantastico giocatore ammirato fino al dicembre del 2022. “Le vittorie di Jannik, che merita tutto quello che sta ottenendo, spingono tutti noi a dare il meglio del meglio“.
Detto fatto. Negli ottavi di finale in Marocco è subito arrivata un’altra vittoria, questa più sofferta, contro lo spagnolo Munar. Ora, nei quarti, l’affascinante ma beffarda sfida all’amico Lorenzo Sonego. Che coincidenza.
