Juve in lutto, la notizia terribile è arrivata

Un’improvvisa e terribile notizia scuote tutto l’ambiente bianconero: anche la Juventus deve affrontare un devastante lutto

Nell’ultimo periodo la Juventus ha decisamente tirato il freno a meno: con una media punti di 0.85, un passo da retrocessione, la ‘Vecchia Signora’ è scivolata al terzo posto, ad anni luce distante dall’Inter capolista e sei punti dietro il Milan.

Juve in lutto
La ferale notizia è arrivata: Juve in lutto (LaPresse)-sportintegrato.it

Un arretramento, quello dei bianconeri, nei risultati e nel gioco testimoniato anche dagli assordanti fischi dei 40 mila dell’Allianz Stadium in occasione del match contro il Frosinone, deciso da Rugani al 95′, all’indirizzo di Federico Chiesa, 7 gol stagionali di cui solo 2 nel 2024.

Insomma, la ‘Vecchia Signora’ ha imboccato l’ultimo miglio del campionato non al top della forma, con una  terribile notizia arrivata nelle ultime ore che deprime ulteriormente un ambiente già con il morale sotto i tacchi: l’inatteso addio a una vera e propria istituzione del club bianconero.

Juventus: addio ad Angelino Falvo, lo chef dei campioni

Il ristorante “Da Angelino” ha perso il suo fondatore e padrone di casa, Angelino, che, a 80 anni, a qualche mese di distanza dalla moglie Rita, se n’è andato per sempre.

Ai suoi tavoli hanno cenato e pranzato tanti campioni, quelli della Juventus che avevano eletto il locale a loro ‘seconda casa’. Non solo. Anche Diego Armando Maradona, all’epoca in cui era corteggiatissimo dall’Avvocato Gianni Agnelli, era di casa al ristorante “Da Angelino” come dimostra una foto, appesa a delle pareti del locale, che lo immortala, insieme ad Angelino, mentre palleggia con un pallone della Juve.

Morto Angelino Falvo, lo chef della Juventus
Addio ad Angelino Falvo, lo chef della campioni bianconeri (Ansa)-sportintegrato.it

Ma le pareti del ristorante sono tappezzate di maglie autografate e di foto di generazioni di campioni e dirigenti della Juventus tanto che varcandone la soglia si ha la netta sensazione di mettere piede in una sorta di sede decentrata del Juventus Museum.

Ci sono, infatti, le foto che ritraggono Boniperti e Trap, che portarono a cena la squadra vincitrice della Coppa Uefa nel 1993, e la Triade Moggi, Giraudo e Bettega che si sedeva spesso ai tavoli di “Da Angelino” per degustare pietanze rigorosamente piemontesi. E poi i campioni: Baggio, Tacconi, Del Piero, Antonio Conte, Pessotto, Ferrara, Peruzzi, Montero, Deschamps, Trezeguet e soprattutto il compianto Gianluca Vialli.

Perfino Zidane, abituato alla raffinata nouvelle cuisine francese, non disdegnava le prelibatezze di Angelino che gli ha dedicato un primo, “i rigatoni alla Zidane”, pomodoro fresco e basilico, poi adottato dalla Nazionale francese campione d’Europa nel 2000. 

Anche la Juve di Lippi si faceva vedere spesso ai tavoli di “Da Angelino” al punto tale da festeggiarci la conquista della Champions League, alzata nel cielo di Roma nel 1996, come testimoniano sempre le foto. Ma ora con la scomparsa di Angelino si chiude definitivamente un’epoca bianconera, quella della Juventus che dettava legge in Italia, in Europa e nel mondo.

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