Come se non bastasse l’annuncio social della separazione da Goran Ivanisevic, Novak Djokovic ha sorpreso tutti in conferenza stampa
Dire che sia stato un fulmine a ciel sereno, non fotografa in modo corretto una situazione che, negli ultimi mesi, si era fatta esplosiva. Le continue lamentele di Novak Djokovic verso il suo angolo anche nel bel mezzo di match molto importanti – l’ultimo, in ordine di tempo, quello perso malamente contro Jannik Sinner a Melbourne – non avrebbero potuto che portare, prima o poi, a decisioni drastiche.
Quasi inevitabili. Anche se, come sempre quando si tratta di interrompere dei rapporti molto lunghi e molto carichi di emotività, un po’ di amaro in bocca resta sempre.
“Tutti voi, sì tutti voi, è un fallimento. Quanto siete pessimi… orrore, orrore per tutti“, è il labiale carpito dalle telecamere, e sbobinato dalle tv serbe, dello sfogo del campione serbo contro il suo staff dopo aver subìto il break decisivo nel quarto set della semifinale degli Australian Open contro il campione azzurro.
Non certo il primo episodio di insofferenza del 24 volte campione Slam nei confronti della sua squadra, con illustri precedenti accaduti anche in partite poi coronate da successo. Dopo 5 anni vissuti intensamente, e coronati da ben 12 titoli Slam e l’ingresso ufficiale del nativo di Belgrado nel ristretto novero delle leggende del tennis all time, Djokovic si è separato dal croato.
“Ricorderò sempre che Goran è stato lì per me come persona, come essere umano, prima di tutto, e che ha portato il giusto insieme di valori nella nostra relazione. Questo tipo di chimica ha portato grandi risultati. Auguro il meglio a lui“, un estratto del commiato del campionissimo al vincitore di Wimbledon 2001.
Djokovic spiazza tutti: “Non so se ce ne sarà uno”
Dopo aver ingoiato l’amarissimo boccone di una precoce eliminazione ad Indian Wells ed aver successivamente rinunciato a Miami, Djokovic ha dunque fatto parlare di sé con una decisione che in ogni caso ha scosso il circuito.
Questa potrebbe però essere quasi nulla in confronto a ciò che lo stesso fuoriclasse non esclude per il suo futuro. Ovvero la possibilità che nessuno prenda il posto lasciato vacante dall’ex bombardiere croato.
“Non ho ancora un’idea chiara su chi sarà il nuovo allenatore, né se ce ne sarà effettivamente uno. Ho avuto allenatori fin da quando ero ragazzino, ora cerco di sentire da solo ciò di cui ho bisogno, ciò con cui mi sento più a mio agio.
Verrete informati nel caso in cui qualcuno si unisca alla squadra“, ha detto Djokovic intervenendo nella conferenza stampa organizzata per la prima proiezione di Legend, un docu-film dedicato, guarda la coincidenza, al suo primo coach da junior Nikki Pilic.
