Non si placano le voci su un possibile addio di Max Verstappen alla Red Bull: si fa sempre più largo la pista Mercedes
Incredibile, non ha vinto lui. In Australia, a Melbourne, è accaduto qualcosa che, tanto per intenderci, nella scorsa stagione si è verificato solamente tre volte su 22 gare disputate. Max Verstappen nell’ultima gara del Mondiale di Formula 1 è stato costretto al ritiro dopo 5 giri: problema alla componente idraulica e non ai freni, come si era ipotizzato in un primo momento.
Il risultato però è stato lo stesso. Max si è ritirato, e le due Ferrari ne hanno immediatamente approfittato, mettendo a segno una doppietta che mancava da tempo immemore. Per qualcuno gli insoliti problemi di quella macchina perfetta che ormai è da anni la Red Bull si spiegherebbero con le tensioni di una scuderia che da inizio stagione è finita nella bufera.
Il caso Christian Horner – il Team Principal accusato di ‘comportamenti inappropriati’ nei confronti di una dipendente e di fatto confermato al suo posto dopo l’indagine interna – ha lasciato il segno. Lo stesso tricampione olandese ha dovuto fare i conti con il disagio provato in seguito alle dichiarazioni di papà Jos. Che di fatto ha chiesto a gran voce le dimissioni del dirigente britannico, che a suo dire avrebbe messo ‘irrimediabilmente in imbarazzo’ la scuderia di Milton Keynes.
Insomma, in questo contesto, finché di vince si tende a dimenticare tutto. Ma appena i risultati vengono a mancare, affiorano i problemi. Con le relative voci su un possibile addio del fenomenale pilota.
Verstappen in Mercedes, per Toto Wolff è questione di tempo
Innanzitutto, bisogna fare una premessa importante: per il 2025 c’è ancora una casella vuota alla voce ‘piloti Mercedes’. L’addio di Lewis Hamilton, promesso sposo Ferrari, obbliga la casa tedesca a correre ai ripari. Il Direttore esecutivo Toto Wolff, per anni vero mentore del pilota britannico, si è sbilanciato ai microfoni della TV australiana Fox Sports. Ecco le sue parole.
“Abbiamo un sedile libero – spiega Wolff – e siamo l’unico dei top team ad averlo. A meno che Verstappen non decida di lasciare la Red Bull. E in quel caso il nostro sedile non sarebbe più libero, ma dipende da quello che deciderà di fare Max“, ha esordito.
“È lui la nostra prima scelta? Sì, tutti quanti vediamo quali sono i suoi livelli di performance. Ma non voglio neanche ignorare gli altri, perché abbiamo una vasta scelta che va da un profilo molto giovane e super talentuoso fino a qualcuno di più vecchio ma molto esperto. Una decisione non verrà presa nelle prossime settimane o nel prossimo mese, ma durante l’estate, credo“, ha proseguito.
Infine, la sentenza: “Credo che la nostra relazione con Max prima o poi si dovrà concretizzare, anche se non so quando“, ha chiosato l’austriaco ricordando come ci fosse stata già occasione di ingaggiare il figlio d’arte nel 2014, quando correva in Formula 3.
