Sainz alla Ferrari fino al 2026, uno scenario svanito ma che comunque qualcuno continua a caldeggiare. Le parole del manager sono chiare
In pochi avrebbero puntato anche un solo centesimo sul podio di Carlos Sainz alla vigilia del Gran Premio di Australia. Reduce dall’operazione per appendicite costatagli il weekend in Arabia, il pilota spagnolo si è presentato a Melbourne in condizioni abbastanza precarie, con ancora la medicazione post-intervento a proteggergli l’addome. C’era scetticismo riguardo la sua effettiva competitività, e i dubbi tutto sommato erano leciti.
Invece, il numero 55 della Ferrari ha risposto presente conducendo un fine settimana di altissimo livello, condito dalla vittoria in gara davanti al compagno di squadra Charles Leclerc.
Un vero e proprio trionfo per l’iberico, che ha dato l’ennesima dimostrazione di essere uno dei migliori piloti in griglia. Sicuramente non da meno del monegasco, il quale però, a differenza sua, si è visto rinnovare il contratto praticamente a vita. Un ‘piccolo’ dettaglio che in tanti non si sono sottratti dal sottolineare dopo la straordinaria performance di Carlos all’Albert Park.
Gian Carlo Minardi ‘bacchetta’ la Ferrari e ‘punge’ Hamilton: le sue parole
Come noto, infatti, Sainz lascerà la Ferrari a fine stagione per proseguire la sua carriera altrove. I vertici della Rossa hanno preferito di non rinnovargli il contratto e di puntare su un Lewis Hamilton che approderà a Maranello a quarant’anni inoltrati.
L’operazione ha creato grande divisione nell’ambiente ferrarista nel momento della sua ufficializzazione. Adesso continua a far parlare di sé, ma i discorsi tra appassionati ed addetti vanno sempre più verso una convergenza di idee. L’idea generale è che il Cavallino avrebbe fatto meglio ad investire sul madrileno, più giovane ed affamato rispetto al sette volte iridato britannico.
Ne è convinto ad esempio Gian Carlo Minardi, imprenditore emiliano e fondatore dell’omonima scuderia, nonché ex membro della FIA ed attuale presidente di Formula Imola (la società che gestisce il circuito situato a San Marino).
“Sono un sostenitore di Carlos Sainz da dieci anni“, ha esordito il 76enne di Faenza ai microfoni de Il Corriere dello Sport. “È sempre stato un pilota molto veloce e solido. Avrei puntato sulla continuità e lo avrei tenuto almeno fino al 2026“, ha aggiunto.
Minardi ci ha poi tenuto a sottolineare che Sainz ha “doti naturali innate” e che “non è giusto che non gli venga riconosciuto il talento attribuito a Leclerc”.
“Con il lavoro puoi migliorare il rendimento e lui lo fa, è anche molto metodico. È tra i sei piloti in grado di puntare al Mondiale: Max Verstappen, Charles Leclerc, Lando Norris, Oscar Piastri e George Russell”, ha chiosato il noto manager, evitando di citare il nome di Lewis Hamilton. Scelta voluta o semplice dimenticanza?
